EASYJET insiste sul mercato italiano

Il TTG Incontri in corso di svolgimento a Rimini è stata l’occasione per fare il punto della situazione con il vettore low-cost britannico easyJet, che ha da poco ufficializzato l’apertura di una nuova base di armamento a Venezia con il posizionamento di 4 macchine liberatesi a seguito della chiusura della base di Fiumicino (il quale continuerà comunque ad essere servito da easyJet con un buon numero di destinazioni), l’introduzione graduale - tra febbraio e luglio 2016 - di 10 nuove rotte in aggiunta a quelle preesistenti, l’assunzione in loco di ulteriori 150 persone direttamente alle dipendenze del vettore e un indotto in termini di forza lavoro di oltre 500 persone. In questo modo il Marco Polo diverrà il principale scalo per i viaggi d’affari del nord-est. In termini percentuali a regime l’incremento dei voli rispetto al periodo attuale si potrà stimare intorno al 45%.

Oltre alle destinazioni confermate sono già in vendita quindi 7 dei nuovi collegamenti da Venezia (Bristol, Bordeaux, Copenhagen, Edinburgo, Olbia, Praga e Stoccarda) mentre dal 22 ottobre sarà possibile prenotare gli stagionali verso Mykonos, Santorini e Minorca. Forte impatto nel nord-est per la clientela business, che per le destinazioni più richieste da questo segmento di mercato offre una varietà di voli sempre più ampia: ecco quindi che, nel periodo con l’operativo più fitto, verso Londra ci saranno 32 partenze alla settimana (27 su Gatwick, 5 su Luton); verso Napoli 24; su Parigi ben 40 suddivisi tra 21 di Orly e 19 a Charles de Gaulle; Berlino sarà collegata da 13 voli.

Il personale finora allocato su Fiumicino ha ora facoltà di richiedere una nuova base, per nessuno di loro è stata pensata una drastica ipotesi di tagli ma il vettore, di concerto con i sindacati, sta cercando di andare incontro alle esigenze il più possibile.
L’Italia dimostra quindi di essere un mercato che tira ancora molto, e easyJet intende continuare a voler investire sullo stesso.
Sul fronte della flotta ora il focus è incrementare gli A320, e gli ordini piazzati già nel 2013 prevedono sia la versione NEO (New Engine Option, con l’uso di motori più efficienti e meno inquinanti) che la versione CEO (Current Engine Option, di fatto le motorizzazioni utilizzate sugli A320 “classici”); l’investimento sull’A320 invece che sull’A319 comporterà chiaramente una maggior offerta di posti e - si prevede, dati gli elevati load factors - una maggiore redditività. Sempre in termini di posti, va sottolineato come gli Airbus A320 in flotta verranno sottoposti a retrofitting per accrescere il numero di posti di 6 unità con due file aggiuntive sul lato destro (spostando il bagno in un’area adiacente al galley finora inutilizzata dall’inverno 2016; già prima, cioé da maggio 2016, tutti i nuovi Airbus A320 consegnati avranno quella stessa configurazione a 186 posti.

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