ESERCITAZIONE " STAR VEGA 2013 "


STAR-VEGA 2013 e' il nome della più importante esercitazione aerea dell'anno organizzata in Italia che si è svolta dal 13 al 23 maggio scorso, sulla base aerea di Decimomannu in Sardegna.
Organizzata in larga scala dall'Aeronautica Militare, l'esercitazione si e' resa necessaria ai soli scopi addestrativi del personale e della struttura di comando e controllo, nel pianificare e condurre una campagna aerea alquanto complessa.

Come ampiamente illustrato nel corso del briefing di benvenuto dal Col. Pil. Umberto Floreani, tra l'altro persona assai nota nell'ambiente per i suoi trascorsi al 5° Stormo e nella circostanza a Capo della Direzione delle Operazioni Aeree, la STAR-VEGA 2013, per la complessita' cui e' stata ideata e per le molteplici caratteristiche tecnico operative da testare, ha richiesto un delicato lavoro di preparazione e pianificazione iniziata con largo anticipo, nell'intento di sfruttare ed ottimizzare le risorse disponibili sia logistiche che tattiche, nonche' quello di razionalizzare i costi e limitare le inteferenze con le normali attivita' di traffico aereo civile di quegli aeroporti posti nelle vicinanze delle aeree interessate dall'esercitazione stessa.

Cinque le basi aeree dell'Aeronautica Militare interessate dall'esercitazione, due basi princiali Decimomannu e Trapani Birgi, metre Pisa, Pratica di Mare e Amendola, con funzione di basi di appoggio e di supporto, tutte collegate tra loro attraverso i piu' sofisticati supporti interattivi resi oggi disponibili.
Di fatti, attraverso video-conferenze ed un portale esclusivamente dedicato, tutto il personale coinvolto nell'esercitazione ha potuto abbattere quel muro imposto dalle "distanze fisiche" avendo modo cosi' di pianificare, analizzare le attività addestrative ed i relativi risultati ottenuti, in completa condivisione.


Dal punto di vista tecnico-operativo quindi, tutte le attività aeree hanno seguito una logica di pianificazione, di esecuzione e di debriefing, uniformemente strutturata e tale da permettere ai vari Reparti coinvolti nell'esercitazione, di addestrarsi insieme pur non essendo tutti concentrati in un unica base.

Entrando nel vivo dell'esercitazione, la STAR-VEGA 2013 si è articolata sulla base di uno scenario simulato che ha previsto la partecipazione delle Forze aeree italiane ad un'operazione interforze e multinazionale svolta su mandato ONU, in risposta ad una situazione di crisi internazionale, auto generata improvvisamente all'interno di in uno Stato Sovrano.

Di fronte a questo quadro tattico operativo, si sono articolati e distribuiti i vari compiti istituzionali ed assegnati gli obiettivi delle varie missioni che si sono a sua volta suddivisi ai vari assetti per tipologia: dalla tutela della "NO FLY ZONE", "INTELLIGENCE E SICUREZZA", alla "RICOGNIZIONE" e alla "GUERRA ELETTRONICA", nonche' di tutti gli altri compiti preventivamente contenuti nella risoluzione dell' ONU, tese a contenere e reprimere la crisi stessa.

Ad arricchire ulteriolmente il gia' nutrito ventaglio di opportunita' addestrative offerte dalla STAR VEGA 2013 e' stato l'affiancamento nel corso della prima settimana di operazioni, con l'esercitazione NATO "Ramstein Guard IV", che ha visto tra l'altro la partecipazione di alcuni assetti dell'alleanza tra cui quella straordinaria di un velivolo E-3 Sentry AWACS basato a Gheilenkirchen.
Le missioni si sono svolte simulando un contesto sempre piu' realistico concentrando le operazioni in un paese semi-permissivo, dove il consenso parte della popolazione all'intervento militare di un altro paese si e' mostrata da una parte favorevole mentre dall'altra ha dimostrato la sua contrarieta' con ostilita'.


Inoltre, la riproduzione realistica delle tensioni socio politiche dell'esercitazione, hanno compreso anche la gestione di possibili intrusioni di cellule finalizzate al compimento di atti terroristici contro gli obiettivi sensibili, dando così modo di testare a fondo tutto il sistema di intelligence della Forza Armata.

Questo, debitamente messo in preallerta, ha attivato un capillare sistema di ricerca ed acqusizione delle informazioni, avvalendosi dei piu' moderni e sofisticati sistemi ISR - Intelligence Surveillance and Reconnaisage - trasferiti in tempo reale a terra che ben coniugati alle capacita' di analisi ed interpretazione, hanno permesso di sventare brillantemente l'intrusione in un aeroporto finalizzata al compimento di atti terroristici.

L'addestramento che l'Aeronautica Militare sta conducendo in questo ambito, si sta rendendo quanto piu' efficace e di primaria importanza, soprattutto nella condotta e nella gestione di quelle situazioni di crisi oggi sempre piu' frequenti nei teatri operativi internazionali, dove la stessa Forza Armata e' impegnata.

Tuttavia, laddove gli stessi scenari sono caratterizzati da un elevato livello di incertezza e dalle cosiddette minacce asimmetriche, è vitale poter disporre e saper impiegare tecnologie e professionalità all'avanguardia nel settore Intelligence, Sorveglianza e Ricognizione (ISR) perche' come ampiamente dimostrato, sono questi gli strumenti piu' appropriati ed efficaci atti a capire le intenzioni dei sospettati ed intervenire in maniera precisa sugli obiettivi bloccando o neutralizzando l'eventuale minaccia, consentendo cosi' ai vari assetti di operare in condizione di massima sicurezza anche nei confronti della popolazione civile presente.
"Garantire la sicurezza dei militari e delle popolazioni sul terreno - ha evidenziato il Generale Preziosa Capo di Stato Maggiore del'A.M.I. - significa soprattutto essere precisi e tempestivi nel reperire le informazioni e renderle disponibili in tempo reale a chi deve prendere le decisioni".



Nel quadro delle attività volte a favorire l’addestramento e la cooperazione a livello interforze delle unità del settore intelligence, ricognizione, sorveglianza e guerra elettronica, ha preso parte anche una componente interforze coordinata dallo Stato Maggiore della Difesa, con la partecipazione di personale specializzato del Centro Intelligence Interforze e dell’Esercito Italiano.

Alla Star-Vega 2013 hanno preso parte tutti i principali reparti operativi dell'Aeronautica Militare, con velivoli di ogni tipologia che hanno totalizzato complessivamente oltre 830 ore di volo e 400 sortite addestrative, tutte svolte in apposite aree debitamente selezionate per evitare eventuali conflitti con il traffico aereo civile e commerciale e minimizzare l'impatto ambientale nei confronti dei civili che abitano nei pressi della base aerea di Decimomannu.

Le attività di addestramento globale della STAR VEGA hanno avuto l'appoggio del sistema A.A.C.M.I. - Autonomous Air Combat Maneuvering Installation - , basato presso l'R.S.S.T.A. di Decimomannu, che ha consentito di simulare operazioni di combattimento aereo senza l'utilizzo di armamenti reali.


Il sistema è costuito da un POD elettronico agganciato ai piloni del velivolo, attraverso il quale avviene l'invio o la ricezione dei dati tra i vari aerei coinvoliti nelle operazioni e la stazione a terra.

Basato su tecnologia G.P.S., l'A.A.C.M.I. consente di visualizzare a terra, in tempo reale, le missioni di volo previste nell'ambito dell'esercitazione e di simulare il lancio di armamento, di comunicare i risultati conseguiti e di avvisare i piloti tramite "warning" acustici quando vengono eseguite manovre fuori dal profilo di missione.
Le informazioni vengono poi noltre registrate e scaricate sui supporti interattivi per essere quindi riviste in fase di debriefing al termine delle missioni di volo, consentendo agli equipaggi di verificare, analizzare gli eventuali errori e "lesson learned".

"Questa esercitazione in Sardegna è stata per noi come una 'palestra', nella quale, attraverso tecnologie all'avanguardia, ci siamo addestrati a fare sempre meglio quello che il personale dell'Aeronautica Militare sta facendo da tempo in Afghanistan e che potremmo essere chiamati a fare nel caso in cui il Paese ce lo chiedesse", ha dichiarato ai giornalisti presenti il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Pasquale Preziosa;
giunto appositamente da Roma, il Capo di Stato Maggiore ha fatto visita alla Base accompagnato dal Comandante della Squadra Aerea, Generale di Squadra Aerea Tiziano Tosi.
"Torno proprio da una visita al contingente in Afghanistan, sto trovando qui gli stessi visi, la stessa competenza e passione per conseguire, come una grande squadra, risultati sempre migliori al servizio e per la sicurezza del Paese", ha aggiunto il Generale Preziosa.


La Star Vega 2013 ha rappresentato anche la giusta opportunita' per testare l'assetto logistico nel campo della cosi' detta "logistica di proiezione", ossia la capacita' di allestire e trasportare in breve tempo a distanza dalla base madre, attrezzature, materiali avio-trasportabili che la stessa Aeronautica Militare utilizza nelle missioni al di fuori dei confini nazionali, come ad esempio in Afghanistan, o quelli messi a disposizione della Protezione Civile in occasioni di eventi straordinari come le emergenze nazionali o calamita' naturali.


In questo ambito, ha trovato spazio il 3° Stormo di Verona Villafranca, quale Reparto dell'Aeronautica Militare predisposto a questo tipo di impiego, che in occasione della STAR VEGA 2013 ha ellestito sull'aeroporto di Decimomannu, un ATOC - Air Terminal Operation Center - , un sistema campale per gestireble operazioni ed il personale in arrivo e in partenza dalla base.
E' stata questa una grande opportunita' per affinare le tecniche per supportare un ipotetica Task Force da rischierare con brevissimo tempo di preavviso, in zone di operazioni isolate creando quello che in gergo tecnico viene definito "bare base".

Come precedentemente evidenziato, nell'ottica di una riduzione dei costi e dell'impatto delle attività sui territori interessati, le missioni di addestramento sono state condotte da cinque diverse Basi aeree, con conseguenti ridotte esigenze di spostamento del personale e degli assetti, e senza impiegare armamento, con esteso ricorso alle tecnologie di simulazione.
Da Decimomannu gli assetti da ricognizione, guerra elettronica e attacco, nonché elicotteri per la ricerca e soccorso, da Trapani Birgi gli assetti della difesa aerea, da Pisa e Pratica di Mare assetti da trasporto e rifornimento in volo, infine da Amendola aeromobili a pilotaggio remoto Predator (UAV - Unmanned Aerial Vehicle).


Area di Decimomannu: il 2° Stormo di Rivolto (Udine) con AMX -ACOL; il 6° Stormo di Ghedi (Brescia) con velivoli Tornado IDS; il 9° Stormo di Grazzanise (Caserta) con elicotteri AB-212; il 14° Stormo di Pratica di Mare con un assetto AML G-III; il 15° Stormo CSAR di Cervia, con elicotteri HH3F;
il 16° Stormo “Fucilieri dell’Aria” di Martina Franca (Taranto); il 32° Stormo di Amendola (Foggia), con velivoli AMX; il 50° Stormo di Piacenza, con velivoli Tornado ECR; il 51° Stormo di Istrana (Treviso), con velivoli AMX; il 72° Stormo di Frosinone con un elicottero NH-500; la 46^ Brigata Aerea con un velivolo C27; il ReSTOGE (Reparto Supporto Tecnico Operativo alla Guerra Elettronica).


Per il supporto: il 22° Gr.A.M. di Licola che ha concorso all'attività di Comando e Controllo degli assetti in volo; il 3° Stormo di Villafranca (VR); il RMCC (Reparto Mobile di Comando e Controllo) di Bari; il 4° RTM (Reparto Tecnico Manutentivo) di Borgo Piave (LT), il ReGISCC (Reparto Gestione ed Innovazione Sistemi Comando e Controllo) di Pratica di Mare (RM); il CIGA (Centro Informazioni Geo-topografiche Aeronautiche) di Pratica di Mare (RM).


Area di Trapani: il 4° Stormo di Grosseto, con i caccia F2000 - Eurofighter; il 36° Stormo di Gioia del Colle, con i caccia EF2000 - Eurofighter; il 37° Stormo di Trapani, con i caccia F2000 - Eurofighter; Dalle Basi madri: il 14° Stormo di Pratica di Mare (Roma) con velivoli KC-767A per rifornimento in volo; il 32° Stormo di Amendola (Foggia) con velivoli a pilotaggio remoto PREDATOR; la 46^ B.A. di Pisa con velivoli da trasporto e rifornimento in volo KC-130J.
Per la componente interforze: nell’ambito delle attività addestrative coordinate dallo Stato Maggiore della Difesa, hanno partecipato assetti e personale del II° Reparto Informazioni e Sicurezza di SMD (Centro Intelligence Interforze) e della Brigata RISTA – EW (Reconnaissance, Intelligence, Surveillance, Target Acquisition – Electronic Warfare) con sede ad Anzio (RM).



Per l’Esercito Italiano, hanno partecipato analisti e assetti del 33° Reggimento “Falzarego” (settore guerra elettronica), del 41° Rgt. “Cordenons” (sorveglianza strumentale del campo di battaglia con radar e mini-UAV) e del 13° Battaglione “Aquileia” (ricerca informativa sul terreno).







Si ringrazia lo Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare per le autorizzazioni concesse 

Testo di : Valerio Perondi 
Foto: David Bracci, Monica De Guidi, Giampaolo Mallei 

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