Buon Compleanno Frecce Tricolori


BUON COMPLEANNO FRECCE TRICOLORI
60 anni di storia, 60 anni di valori, 60 anni di eccellenza e di una acrobazia “made in Italy”

Era il 1° marzo 1961 quando sulla base aerea di Rivolto (Udine) atterrarono i primi sei aerei F-86E "Sabre" provenienti dalla base aerea di Grosseto , al tempo 4ª Aerobrigata ed oggi sede del 4° Stormo Caccia nonché base degli Eurofighter dediti alla difesa dello spazio aereo italiano.
Dipinti in una livrea alquanto insolita in “avorio, rosso e blu”, gli F-86 appartenevano alla storica pattuglia acrobatica del "Cavallino Rampante" che per altro, recava sulla coda l'emblema dell'Asso Francesco Baracca (simbolo ceduto dalla contessa Paolina, madre di Baracca direttamente a Enzo Ferrari per la casa automobilistica di Maranello).

Al comando del maggiore Mario Squarcina - già Leader e Comandante della Pattuglia dei "Diavoli Rossi"- si insediava così sull’aeroporto friulano la prima di cellula dell' "Unità Speciale Acrobatica" che a decorrere dal 1° luglio 1961 avrebbe assunto la denominazione ufficiale di 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.

Come nasce l’acrobazia in Italia ?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo tornare indietro nel tempo e precisamente verso la fine degli anni ’20 quando sull’aeroporto di Udine Campoformido i sergenti Citi e Brizzolari, ai comandi dei velivoli Fiat Cr.20 del 1° Stormo Caccia, effettuarono passaggi a bassa quota, manovre ed una serie di looping “ala contro ala” a distanza proibitiva per le concezioni del volo dell’epoca.

La sensibilità, la padronanza del velivolo e la coordinazione dei due piloti manifestata in qualunque assetto di volo si concretizzava nell’importanza di ricavare dal velivolo stesso la massima prestazione in combattimento aereo.
Questa esigenza venne percepita dal loro comandante, il Colonnello Rino Corso Fougier, che una volta rappresentata alle autorità superiori della Forza Armata, ne scaturì la decisione dello Stato Maggiore di diffonderne i concetti nei vari reparti caccia dell’Aeronautica Militare, permettendo la nascita delle prime pattuglie acrobatiche.
Già nel 1936, oltre alla formazione del 1° Stormo Caccia, si affiancarono quella del 4° Stormo, del 6° e del 53° Stormo che si distinsero non solo in Italia ma anche all’estero.

Al termine del 2° conflitto mondiale di pari passo alla rinascita dell’Aeronautica Militare, anche il concetto di acrobazia collettiva prese notevolmente piede tanto da far nascere nei vari gruppi volo caccia, formazioni acrobatiche divenute famose e leggendarie come i “Getti Tonanti” su F-84 Thunderjet, il “ Cavallino Rampante” su De Havilland Vampire dal 1950 al 1952 ed F-86 dal 1956 al 1957, le “Tigri Bianche” su F-84G Thuderflash , i “Diavoli Rossi” su F-84 Thunderstreak ed infine i “Lancieri Neri” su F-86 Sabre.


Con il 1° maggio del 1961 sull’aeroporto di Trento si ha l’esordio dei sei velivoli F-86 del Cavallino Rampante sotto l’egida del neo costituito 313° Gruppo Addestramento Acrobatico assumendo dal 1962 la nuova livrea Frecce Tricolori volarono con le insegne del "Cavallino Rampante" divenendo nel 1962 “Frecce Tricolori” con la nuova livrea e lo stemma che ben conosciamo.
Dalla stagione 1964 le Frecce Tricolori iniziarono a impiegare il velivolo italiano FIAT G-91PAN che lasciarono gloriosamente nel 1982 con la transizione al velivolo MB-339PAN ancora oggi in dotazione.

Sono trascorsi 60 anni da quel giorno ed oggi come allora le Frecce Tricolori hanno l'orgoglio di rappresentare i valori, la tecnologia, la competenze e la capacità di fare squadra dell'intera Aeronautica Militare.
60 anni in cui la Pattuglia Acrobatica Nazionale ha portato le sue esibizioni in 48 paesi del mondo - dall'America alla Russia, dal Nord Europa al Medio Oriente e al Nord Africa – stendendo il Tricolore sui luoghi più belli ed in occasione degli eventi più significativi della storia del nostro Paese.
Un simbolo di italianità e senso di appartenenza, ma anche dei valori e della professionalità di tutte le Forze Armate, nonché l'espressione delle capacità dell'industria nazionale e di tutto il Sistema Paese.

Il sessantesimo compleanno cade in un momento particolarmente difficile, in cui si rinnova e rafforza l'importanza di restare uniti e fare squadra.
Proprio con questo intento, a fine maggio del 2020, la Pattuglia Acrobatica Nazionale ha compiuto uno storico sorvolo di tutti i capoluoghi di regione italiani, iniziativa che ha preso il nome dal forte valore simbolico di "Abbraccio Tricolore", culminata con il sorvolo della città di Roma nel giorno del 2 giugno - Festa della Repubblica.
"Le Frecce Tricolori sono conosciute, apprezzate e portano in tutto il mondo il nostro Tricolore", dice il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso. "Esse sintetizzano tutto quello che è tecnologia, passione, capacità, competenza e professionalità che l'Italia è in grado di esportare e portare nel mondo".


Una storia, quella delle Frecce Tricolori, fatta di passione e competenza, che gli uomini e le donne che ne hanno fatto parte in questi sessanta anni hanno contribuito a rendere celebre. "Il fattore umano all'interno della Pattuglia Acrobatica Nazionale – dice il Tenente Colonnello Gaetano Farina, Comandante delle Frecce Tricolori - è fondamentale. Non parliamo di singoli ma di squadra, non solo i piloti ma anche tutti quelli che lavorano a terra. Andiamo a cercare chi è capace di lavorare in team, ma anche chi è in grado di mettersi in gioco ed accettare le critiche".

Con il 27 maggio 2021, ad un anno esatto dallo storico volo, le Frecce Tricolori festeggiano il 60° compleanno dando luogo ad un appuntamento sulla base aerea di Rivolto, alle associazioni di Arma Aeronautica, i Club Frecce Tricolori e alla stampa, per dare un segno tangibile al completamento dell’iter addestrativo in vista della stagione acrobatica 2021.
Nell’occasione alcuni velivoli MB-339/PAN hanno sfoggiato una livrea commemorativa rievocando le storiche colorazioni delle pattuglie acrobatiche che hanno dato origine al team acrobatico più famoso del mondo.
Un appuntamento un po' in “sordina” a fronte delle restrizioni COVID -19 ma che tutti noi appassionati speriamo di replicare in autunno nella speranza di poter assistere ad una più corposa manifestazione aerea che soltanto in casa “Frecce Tricolori” siamo abituati a vedere.

Il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, questa la denominazione ufficiale delle Frecce Tricolori, è un reparto di volo dell'Aeronautica Militare composto da circa cento militari tra Ufficiali, Sottufficiali e Graduati. La formazione di 10 velivoli, 9 più quello del solista, è composta da piloti provenienti dai reparti operativi di volo dell'Aeronautica Militare che, a seguito di selezione, entrano a far parte della Pattuglia Acrobatica Nazionale; qui trascorrono una parentesi della loro carriera operativa per poi far rientro ai Reparti al termine dell'esperienza.


Il restante personale che appartiene alle Frecce Tricolori, sono principalmente specialisti addetti alla manutenzione del velivolo Aermacchi MB339A-PAN.

 Testo: Valerio Perondi                     Foto: David Bracci  - MD Aviation Phtos


CALENDARIO ESIBIZIONI 2021 

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​Thiene (VI)​

​​Sorvolo

 


Si ringrazia lo Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare ed 

il Comando del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico.

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