SUPERJET INTERNATIONAL, qualità tecnologia e innovazione in un "centoposti" per eccellenza !


"Venezia....crocevia di popoli e di fedi religiose, antica Repubblica Marinara e capitale del traffico economico del XIV secolo, e' oggi sovrana di un patrimonio artistico dal valore inestimabile i cui intrecci armoniosi di forme ed opere architettoniche, risaltano la storia e le tradizioni dei popoli che nei secoli vi hanno dimorato; da Caneletto a Tintoretto e dal famoso Casanova sino a Marco Polo, Venezia ha vissuto il trapasso di illustri personaggi che sono viva testimoniansa della sua storia e della sua cultura. Da sempre conosciuta per essere il punto di origine della famosa via della seta e per essere aperta ai rapporti con culture e religioni diverse, Venezia vanta tutt'oggi legami diplomatici e commerciali tali da essere considerata come la vera Porta d'Oriente".

Su queste fondamenta divenute ormai un caposaldo indissolubile per l'economia generale del capoluogo veneto, trova spazio una tradizione aeronautica che risale addirittura agli esordi del mezzo aereo e alle grandi imprese pionieristiche dei primi del '900;

Gabriele d'Annunzio, Umberto Klinger, Gianni Caproni, Domenico Giuriati (pilota e ideatore del primo codice di navigazione) e Giovanni Nicelli sono soltanto alcuni dei nomi illustri che si leggono nel passato di un territorio che ancora oggi, ad un secolo di distanza, puo' orgogliosamente fregiarsi di essere stato tra i protagonisti della storia dell'Aviazione in Italia.
Le "Officine Aeronautiche Veneziane" situate storicamente sul piccolo aeroporto del Lido di Venezia e divenute poi "Officine Aeronavali" al termine del secondo conflitto mondiale, sono la piu' grande testimonianza di quella tradizione che nel tempo ha contribuito allo sviluppo industriale aeronautico italiano, cosi' come Transadriatica, Ala Littoria, Alpi Eagles, Volare, MyAir e in ultimo Volotea sono le compagnie aeree che a Venezia sono nate, cresciute e alcune di loro rapidamente affermate nel contesto commerciale del trasporto aereo europeo.

Ad avvalorare il prestigio della tradizione e della storia aeronautica, ma soprattutto a conferma delle grandi potenzialita' di un polo industriale oggi in forte via di sviluppo come quello di Venezia, e' stata la scelta di Superjet International che proprio sul "Marco Polo" di Tessera ha individuato la giusta location per stabilire il suo "Headquarters" e per dar vita ad una delle piu' grandi ambizioni industriali sviluppate in quest'ultimo decennio tra l'Italia e la Russia;

ambizioni, che si concretizzano nello sviluppo e nella vendita di un prodotto del tutto innovativo per un brand, quello del partner russo Sukhoi Holding, storicamente improntato verso un mercato prevalentemente militare.

Superjet International, nata dalla Joint Venture tra aziende assai famose nel panorama industriale aeronautico come Alenia Aermacchi (Finmeccanica) che detiene il 51% e Sukhoi Holding che invece si attesta al 49% del capitale azionario, nasce nel luglio del 2007 con la responsabilita' di estendere nel mondo occidentale e precisamente verso i paesi dell'Europa, dell'Oceania, dell'America, dell'Africa e del Giappone, la commercializzazione del nuovo regional jet Sukhoi SSJ-100, un aereo del tutto innovativo, tecnologicamente avanzato, progettato e costruto in partnership tra la russa SCAC - Sukhoi Civil Aircraft - ed Alenia Aermacchi del gruppo Finmeccanica.

Oltre al marketing e alla vendita del prodotto, a Superjet International spetta anche la personalizzazione dell'aereo secondo le esigenze del cliente, nonche' l'addestramento dei piloti o degli assistenti di volo designati agli impieghi sul nuovo aereo, al personale tecnico, cosi' come spetta anche garantire l'assistenza post vendita o di customer care (manutenzione B1, B2 line maintenance ecc.) ai clienti di Sukhoi in tutto il mondo; inoltre l'azienda veneziana, si occupa della progettazione e dello sviluppo della versione VIP, Business e Cargo del velivolo.

Sotto la guida di Carmelo Cosentino e Nazario Cauceglia, ingegneri alquanto esperti nel settore aeronautico e nell'imprenditoria industriale, Superjet International riveste un ruolo chiave nel progetto SSJ-100 e si colloca come parte integrante di una strategia di marketing ben articolata e sviluppata in sinergia con la stessa SCAC - Sukhoi Civil Aircraft - , alla quale oltre che la produzione dell'SSJ-100, spetta invece il compito della relativa commercializzazione nelle aree orientali del globo - Russia, Asia, Cina, India e Medio Oriente -.

Tuttavia, gli aerei designati al mercato occidentale, una volta usciti dalla F.A.L. - Final Assembly Line - di Komsomolsk-on-Amur situato nell'estremo oriente della Russia a compimento dei test flight e della delicata fase di accettazione, vengono trasferiti in "ferry flight" in configurazione "green" (privi di verniciatura ed allestimenti interni) sino a Venezia dove, all'interno di uno dei grossi hangar appartenuti un tempo ad Aeronavali ed oggi divenuti di proprieta' di Finmeccanica, completano il lavoro di rifinitura per poi essere definitivamente consegnati.

L'SSJ-100 entra cosi' in una nuova F.A.L. - Final Assembly Line - i cui step comprendono essenzialmente il montaggio degli allestimenti interni, il cui design o caratteristiche variano a seconda delle esigenze del cliente, per terminare l'opera con la colorazione esterna in base al "paint scheme" fornito sempre dal cliente;

un percorso tecnico questo che richiede una tempistica di ulteriori 30/40 giorni di lavoro e su cui la stessa Superjet si sta impegnando attivamente per ridurre al massimo i tempi di consegna al cliente una volta giunti a pieno regime lavorativo.

Il primo SSJ-100 ad aver inaugurato le attivita' negli hangar di Venezia, e' stato quello di Interjet, una compagnia aerea low cost di nazionalita' messicana basata sull'aeroporto internazionale di Mexico City, tra l'altro compagnia aerea di riferimento perche' cliente di lancio per i mercati occidentali di competenza di Superjet International, il cui primo dei venti esemplari in ordine giunge oggi alla fase di completamento e di delivery.
Di pari passo agli stati di avanzamento della F.A.L. - Final Assembly Line - anche il personale navigante di condotta, di cabina e tecnico, nel frattempo consegue le certificazioni necessarie agli impieghi operativi sul velivolo, quale fase finale di un percorso addestrativo rigido e intenso, svolto presso la sede di Superjet di Venezia.

Facendo un passo indietro nei piani di sviluppo, le origini dell'SSJ-100 risalgono addirittura all'agosto del 2005 quando, in occasione del "MAKS Airshow" di Mosca, l'Agenzia federale russa per l'industria, Sukhoi Aviation Holding, gruppo Finmeccanica ed Alenia Aermacchi firmarono un memorandum di intesa atto a favorire una cooperazione necessaria a condurre il programma RRJ - Russian Regional Jet - nei riguardi della progettazione, lo sviluppo, la produzione, la commercializzazione ed il supporto di una famiglia di jet regionali di nuova generazione, da porsi nel segmento dei 75/100 posti.

Lo stesso memorandum d'intesa, ebbe poi un conseguente consolidamento l'anno dopo quando a Mosca, precisamente il 20 giugno del 2006, venne perfezionato e siglato l'accordo definitivo di partnership tra le due aziende, ribattezzando poi il progetto come Sukhoi Superjet 100.

Seppur si trattasse di uno studio gia' avviato e giunto in quel momento ad uno stato di avanzamento piuttosto soddisfacente, l'ingresso di una partership italiana lascia un segno indelebile nel design generale dell'aereo le cui piccole modifiche apportate, tra l'altro invasive anche nella scelta dell'avionica e degli arredi interni, hanno reso ancor piu' accattivante ed elegante il profilo aerodinamico del nuovo gioiello dell'industria aeronautica russa.

Gia' al primo volo, svolto nel maggio del 2008 presso gli stabilimenti della S.C.A.C., i test flight dettero esiti piu' che soddisfacenti nei riguardi degli inviluppi di volo e delle prestazioni generali dell'aeromobile, perfezionati in seguito grazie alla stretta collaborazione con Alenia, al punto tale da renderlo un regional jet unico nel suo genere.

Capace di decollare da piste lunghe soltanto 1.700 metri con un peso massimo al decollo di circa 40.000 Kg, di raggiungere una quota di crociera di 12.000 metri in soli 12 minuti e di volare alla velocita' di mach 0.81 con un'autonomia tale da garantire il suo impiego entro un range di 3.048 Km dalla base di armamento (4578 Km per la versione LR), il Sukhoi Superjet 100 racchiude in se la piu' avanzata tecnologia resa oggi disponibile sul mercato da aziende assai note e prestigiose del panorama industriale aeronautico mondiale: avionica Thales analoga a quella ormai diffusa sui moderni jet liners in commercio come l'Airbus A.380 o il Boeing B.787, Messier-Dowty per i carrelli, Honeywell per l'A.P.U. - Auxiliary Power Unit - , Goodrich per il circuito frenante e wheel brakes, Curtis-Wright Controls per i sistemi anticenfio, Parker per i sistemi idrauilici e Liebherr per il flight control system.


La propulsione dell'aereo e' affidata invece a due turbo reattori SaM-146 in grado di assicurare una spinta di 17,800 libbre, prodotti da Powerjet che li ha realizzati avvalendosi della partnership con Snecma e Saturn.

Silenzioso, economico, ecologico ma soprattutto molto confortevole grazie alle dimensioni della fusoliera che consentono una ripartizione delle poltrone su file di 3+2 e con un pitch di 32 appositamente scelto favorire la comodita' della seduta, il Sukhoi Superjet 100 offre' altresi' uno stile di eleganza che porta il nome di un designer "made italy".

Gli arredamenti interni per Interjet, infatti, realizzati da Pininfarina e con un pitch di 34, sono stati progettati secondo una filosofia basata sulle esigenze del passeggero ed ispirata ai migliori principi ergonomici che, ben coniugati alle linee morbide di un design moderno ed esclusivo, rendono piacevole al passeggero stesso l'esperienza di volo.


Uno stile unico che d'impatto fa notare quella differenza che lo rende unico nel suo genere per la sensazione di spaziosita' e di comodita' che sin dal primo momento affascina chiunque salga a bordo dell'SSJ-100 e che tra l'altro, nonostante le due opzioni di configurazione in classe unica o due classi di merito, nulla invidia ai piu' diffusi aerei della classe "Narrow-Body".

Illuminazione a LED a basso consumo energetico e a piu' tonalita' di colore il cui movimento cambia intensita' durante le varie fasi del volo, scelta accurata dei materiali quale frutto di un'accurata ricerca per la cura nel particolare, finiture esclusive ed equilibrio cromatico, sono gli elementi essenziali che ben si plasmano agli ampi spazi ricavati a bordo, studiati espressamente per rendere facile e piacevole per il passeggero stesso il contatto con l'aereo; 

relax, semplicita' ed accoglienza, sono gli ingredienti base di una ricetta del tutto innovativa e mai adoperata sino ad oggi per un aereo della sua categoria.
Lungo poco piu' di 29 metri (per la versione SSJ100-95) e alto circa 10,28 metri, il Sukhoi Superjet 100 si sviluppa su una superficie alare di 77 mq ricavata nei 28 mt di apertura, il cui profilo aerodinamico trae il suo miglior disegno dagli studi e dalle tradizioni aeronautiche russe, ormai celebri per gli inviluppi di volo e le prestazioni da primato che rendono.

Terminato il delicato processo per l'ottenimento delle certificazioni EASA - European Aviation Safety Agency - secondo le norme Far-25/ Jar-25 e quelle IAC AR rilasciate dalla Russian Certification Autority, nel 'aprile del 2011 il primo esemplare di serie si avvia alla consegna ufficiale ad Armavia quale cliente di lancio del nuovo prodotto italo-russo.

Seguito a pochi mesi di distanza dal secondo esemplare consegnato invece ad Aeroflot, il Sukhoi Superjet 100 e' stato costruito oggi in 15 esemplari, in servizio con Armavia, Aeroflot, Armavia, Yakutia, Sky Aviation, Lao Central ed infinte Interjet, che proprio in occasione del Salone Internazionale di "Paris Le Bourget", ha preso ufficialmente in consegna i primi due aerei.


Nonostante ciò, l'SSJ-100, ha registrato finora un backlog complessivo di 179 ordini fermi: prospettive tra le piu' rosee per un aereo che sicuramente lascera' un segno indelebile nella storia dell'aviazione comerciale mondiale per la sua semplicita', la sua eleganza e la sua versalita' di impiego.

Di pari passo agli stati di avanzamento e allo sviluppo del progetto SSJ-100, la necessita' di svolgere un programma di addestramento in larga scala, ben mirato ed armonizzato in modo tale da poter certificare qualsiasi categoria di personale da impiegare sul nuovo aereo, si e' resa sempre piu' forte ed impellente;

tuttavia, nell'intento di agevolare l'apprendimento al personale russo, la cui esperienza si era sviluppata sino ad ora su aerei di vecchia concezione presso il centro addestramento SuperJet International a Zhukovsky (nelle vicinanze di Mosca) in Russia, ha perfezionato corsi di formazione il cui percorso di studio, e' commisurato alle esigenze di ogni tipologia di impiego: piloti, comandanti, istruttori, tecnici, hostess o steward.

Certificato dalle autorita' aeronautiche sia italiane che russe, competenti in materia di Flight and Maintenance Training Organizzation, il Superjet International Training Center di Venezia, rappresenta un grande motivo di orgoglio sia per l'azienda stessa che per l'industria aeronautica italiana.


Parte integrante dell'organigramma del Customer Service dell'azienda e collocato all'interno "Headquarters" di Venezia, il Superjet International Training Center e' certificato come FTO – Flight Training Organization - sia dall' ENAC secondo le normative JAR-FCL1 che da RosAviatsiya - Russian National Aviation Autority -.

Il settore Training anche se espressamente concepito per il "Programma SSJ-100", in realta' offre oggi nuovi spunti propositivi per ampliare la sua tipologia verso un'offerta formativa ben piu' ampia rispetto a quella circoscritta per un solo aeroplano, tuttavia, l'acquisizione di un simulatore "full motion" dedicato all'Airbus A.320, appartenuto in precedenza ad Alitalia, ha permesso all'azienda Veneziana di affacciarsi su nuovi mercati e di offrire nuove opportunita' formative per la clientela.

Trasferito a Venezia dal Centro Addestramento Equipaggi Alitalia di Roma Fiumicino, nel novembre del 2011, il Full Flight Simulator dell'Airbus A.320 e' certificato dalle Autorita' Aeronautiche italiane ENAC secondo le normative JAR FSTD - Flight Simulator Trainig Device - .

Attraverso una formula flessibile e ben articolata, avvalendosi anche della possibilita' di agevolare l'apprendimento dei “frequentatori a distanza”, tramite l'utilizzo di computer con accesso remoto CBT- Compute Basic Trainer - , il Training Center di Venezia mette a disposizione una vasta gamma di di corsi di formazione "Type Rating" sia per la famiglia Airbus A320 che per SSJ-100;

percorsi di studio integrati con la formazione Multi Crew Cooperation (MCC) i cui "step" addestrativi comprendono anche l'attivita' formativa su di un simulatore Frasca 242J MCC FNPT (Flight Simulator Procedure Training), attraverso il quale viene standardizzato il livello professionale dei partecipanti in base alle esperienze pregresse.

Ospiti di Superjet International, incontriamo i responsabili del Superjet International Training Center - che nel farci accomodare ai comandi del simulatore dell'Airbus A320, ci illustrano il percorso formativo svolto espressamente su questa macchina e la relativa struttura dei corsi FTO - Flight Training Organizzation.

I corsi comprendono: dal piu' impegnativo "Type Rating”, il cui percorso di studi si articola in 23 giorni di lavoro di cui 11 di lezioni in aula e 12 sessioni al simulatore per un totale di 48 ore, a corsi brevi indirizzati a piloti gia' abilitati al velivolo per il rinnovo/mantenimento delle qualifiche come l'LPC - Line Proficiency Check – e le diverse tipologie di “Type Rating Renewal” in funzione della durata di inattività del pilota.


"Seppur si tratti di un simulatore di volo, l'emozione di sedersi ai comandi di uno degli aerei commerciali tra i piu' famosi e diffusi al mondo come « l'Airbus 320», possiamo personalmente assicurare che sia indescrivibile; nonostante cio' mettendo da parte quella soggezione dettata forse dalla titubanza di essere anche giudicati per la nostra esperienza di volo, prendiamo coscienza della realta' focalizzando l'attenzione su quell'infinita' di informazioni che la strumentazione glass cockpit del velivolo ci da', tra l'altro per noi non del tutto sconosciuta, e diamo potenza ai motori per affrontare il Take Off ".

Ci viene offerto gentilmente un volo breve ma intenso dal punto di vista emotivo, ma che per alcuni minuti, ossia quelli strettamente necessari a compiere un circuito a vista per riposizionarsi poi stabili ed allineati per l'atterraggio sulla pista 04 destra di Tessera, ci permette di apprendere l'elevato livello di comunanza tra quella che oggi e' cosi' chiamata "Realta' Virtuale" ed il "volo vero" nella sua concretezza che al contrario, non avremmo mai avuto l'opportunita' di provare realmente con un Airbus A.320, ammeno che non essere frequentatori di un corso FTO di Superjet International.
L'esperienza sull'A 320, affermano i responsabili del Training center, e' un primo utile step per passare poi al nuovo SSJ-100, un velivolo che seppur sia stato concepito con una nuova tecnologia, racchiude in se molti elementi gia' presenti nell'avionica di Airbus.

Ad accoglierci sul simulatore dell'SSJ-100 e a fare gli "onori di casa" a bordo del nuovo gioiello tecnologico, e' il Comandante Carlo Occhiato, il quale svolge un ruolo chiave nel settore Training di Superjet International, per le sue competenze e per la notevole esperienza di volo, ma anche manageriale, maturata nel corso della sua brillante carriera come Head of Training per Alitalia.

"Quella sensazione di aver a che fare con un vera «meraviglia», ci avvolge sin dal primo approccio avvenuto sulla soglia dell'hangar e si fa sempre piu' forte passo dopo passo nel percorrere la passerella che ci conduce all'interno di una realta' virtuale mai vista prima d'ora......non e' fantascenza, si tratta del «Full Flight Simulator Reality 7», l'ultima generazione di simulatori di volo, realizzato e progettato appositamente per l'SSJ-100, dalla societa' americana L3 Communication".


Oltre alle linee accattivanti della scocca esterna, frutto di un design moderno e innovativo mirato ad offrire un'ergonomia ben piu' spaziosa e confortevole degli altri simulatori di volo oggi in commercio, l'elemento che non passa certo inosservato è la postazione dell'istruttore; la mobilita' della poltrona infatti, posizionata dietro ai due sedili dei piloti, consente una visuale a 360 gradi su tutto cio' che avviene all'interno del cockpit.

Inoltre, attraverso un monitor "Touch Screen" inglobato nella postazione, l'istruttore ha modo di gestire tutti i parametri di volo: dalla configurazione globale del velivolo, a qualsiasi condizione meteo da riprodurre, comprese ogni possibile avaria od emergenza che possa realmente capitare, nonche' scegliere tra una vasta gamma di scenari disponibili quella piu' appropriata su cui ambientare la simulazione di volo.

Poco oltre, dinnanzi a noi, si profila la cabina di pilotaggio vera e propria dell'SSJ-100 che basata totalmente su tecnologia glass cockpit, e' molto simile a quella di un Airbus A320, sia come struttura e concezione, sia come disposizione degli strumenti; anche la totale assenza della tradizionale cloche a vantaggio invece del side-stick, ricalca a pieno lo standard adoperato da Airbus.
Ampiamente diffuso nell'industria aeronautica civile e militare moderna, l'utilizzo dell'informatica e degli apparati elettromeccanici per la riproduzione del volo attraverso una "Realta' Virtuale", sta divenendo una delle risorse sempre piu' essenziali per lo sviluppo e l'addestramento dei piloti, tuttavia la ricerca tecnologica si sta vertiginosamente perfezionando per consentire risultati sempre piu' vicini al reale in modo da ridurre i costi attraverso il minor impiego dell'aeromobile.

Il "Reality 7" dell'SSJ-100 infatti, rappresenta il "fiore all'occhiello" di questa tecnologia oggi disponibile sul mercato. Equipaggiato con un sistema di movimento elettro-idraulico, del tutto innovativo, è inoltre dotato di un sistema visual che offre un dettaglio grafico del tutto simile a quello reale.
Ai comandi del simulatore e' seduto Carlo Occhiato che nel tenere un breve briefing pre volo, ci prepara alla nuova esperienza a bordo dell' SSJ-100; per meglio dimostrare le prestazioni del velivolo e di come sia stato riprodotto nella sua realta' virtuale, la scelta dello scenario alpino e' sicuramente tra le piu' azzeccate, difatti non appena concluso, Occhiato ci proietta sulla pista 26 dell'aeroporto di Innsbruck, ben allineati e pronti al decollo.

Per la particolare posizione geografica situata circa 580 m sul livello del mare e per l'orografia del terreno che lo avvolge tra le vette delle Alpi, Innsbruck seppur sia molto trafficato, non e' certo uno degli aeroporti tra i piu' semplici su cui lavorare; circuiti e procedure di avvicinamento piuttosto restrittive che si sviluppano a quote più alte rispetto ad un normale aeroporto di pianura, con angoli di planata alquanto ripidi e accentuati.

La prima cosa che si nota al momento di dare potenza ai due turbofan SaM-146, è che le manette hanno una filosofia tipicamente impressa dalla Boeing, ossia in modalità Autothrottle, le stesse si muovono assistite da servocomandi che si regolano automaticamente in base alla potenza richiesta, diversamente, escludendo quella modalita', possono essere regolate manualmente dal pilota con una sensibilita' piuttosto docile.
Il decollo avviene molto dolcemente ma con un rateo di salita marcato e piuttosto deciso, scelto volutamente per dare particolare risalto alle grandi performance aerodinamche del velivolo che a parer mio, sono a dir poco esaltanti.

Per dimostrare la grande affidabilita' dell'SSJ-100, il Comandante Occhiato simula per noi una situazione di emergenza grave in volo : un'avaria al motore destro.

I sistemi di protezione entrano subito in funzione per compensare la potenza asimmetrica e mantenere l' aeromobile nel corretto assetto di volo e per di piu', sempre in salita; il motore "numero 2" viene nel frattempo controllato e poi riavviato in maniera completamente automatica, grazie al sistema FADEC (Full Authority Digital Engines Control) e quando riavviato e tornato a regime e nei parametri prestabiliti, il sistema di pari passo rimette nel corretto assetto il velivolo stesso.

Un'ulteriore dimostrazione sulla protezione dell' inviluppo di volo, ci viene offerta quando a circa 200 nodi in salita viene comandata una retrazione erronea dei flaps da posizione 2 a Clean: in questo caso avvisati dal sistema EICAS, l'aeromobile abbassa gradualmente il muso accelerando fino alla velocità per la configurazione a "flaps 1" che non vengono completamente retratti, così come avviene al contrario accelerando oltre la velocità consentita per la corrente configurazione, i computer operano una retrazione dei flaps e degli slats automaticamente, tutto sotto il rigido controllo dell' EICAS che debitamente ci avverte.
E' ora il turno del TAWS - Terrain Awareness and Warning System -, ossia un sofisticato sistema che rivela al pilota il pericolo di collisione con il terreno e per far questo, il Com.te Occhiato effettuata una virata a destra dirigendosi volutamente verso le pareti rocciose.

Il terreno e l'orografia circostante viene perfettamente rappresentata sull' ND - Navigation Display - ed e' lo stesso TAWS ad avvisarci in maniera sempre più insistente dell'avvicinarsi del terreno, che per essere evitato, ci costringe ad una brusca virata a sinistra e ad una ripida salita; manovra svolta nella massima sicurezza di volo perche' seppur eseguita a basse velocità ed alti angoli di attacco, il sistema e' completamente protetti dal DFCS - Digital Flight Control System -
"Uno scenario definito Alpha-floor," ci narra Occhiato, "durante il quale viene applicata la massima potenza anche nel caso in cui l' Autothrottle sia disinserito e viene mantenuto il massimo Angolo di Attacco a una velocità vicina alla CLMAX ma più alta di quella di stallo". - da notare la presenza a fianco dei PFD (Primary Flight Display) di un utilissimo strumento che è l'indicatore di angolo di attacco - .
La simulazione di volo che ci viene offerta, e' una grande opportunita' per apprendere anche molte altre potenzialita' del velivolo che in ogni situazione di criticita' o meteorologica cui viene proiettato, dimostra di possedere spiccate doti di sicurezza e soprattutto di grande affidabilita'; infatti, dopo aver affrontato il volo in nube, il ghiaggio, i violenti rovesci d'acqua, il forte vento trasversale, i temporali e la neve, ci posizioniamo per affrontare l'atterraggio finale a Innsbruck, seguendo scrupolosamente la procedura per un avvicinamento ILS pista 26.
Per testare l'aeroplano e sentirlo un po' nostro, escludiamo l'Autopilot, impostando l'avvicinamento in modalita' manual; l' atterraggio viene quindi eseguito assumendo il controllo generale del velivolo ed una volta a terra la decelazione avviene progressivamente perche' assistita dai reverses e dagli Autobrakes gia' selezionati in modalità 1; il controllo laterale assicurato dall'uso della pedaliera, risulta essere docile ed estremamente fluido cosi' come la maneggevolezza in volo nella sua globalita' si accentua soprattutto nell'esecuzione di quelle manovre che possono risultare necessarie per la sicurezza del volo stesso o spesso richieste per eseguire gli avvicinamenti con circuiti stretti a vista come quelli di Innsbruck.


Il simulatore dell'SSJ-100 presente sul sedime industriale di Tessera, tra l'altro identico a quello situato presso la sede del Training Center di Zhukovsky (Mosca) in Russia, ha conseguito con successo la certificazione secondo le normative ed i requisiti specificatamente richiesti dalla EASA e di fatto rappresenta essere oggi, il primo simulatore espressamente dedicato ad un aereo russo ad essere certificato dalle autorita' aeronautiche europee. "Reality 7", permettera' quindi alla clientela, di svolgere attivita' didattico-formativa per il conseguimento del "Type Rating" sull'SSJ-100 e delle successive abilitazioni macchina per piloti, comandanti ed istruttori di volo.

Per quanto concerne la formazione e l'addestramento del personale di cabina assistente di volo, Superjet International predispone corsi specifici il cui programma comprende l’utilizzo di un simulatore dedicato, il CEET (Cabin Evacuation Emergency Trainer).

La sofisticata apparecchiatura, situata poco distante dagli altri simulatori di volo, riproduce in sostanza la sezione centro-frontale dell' SSJ-100 nella sua totale completezza (arredi interni, interfono, carrelli porta e scalda vivande, portelli di accesso e scivoli per l'evacuazione), tali da consentire al personale in addestramento, di apprendere e poi mettere in pratica le normali operazioni di bordo, nonche' di operare ed intervenire come nella realta' in caso di necessita'.

Fumo in cabina, incendio a bordo, evaquazione dal velivolo o semplicemente dare il "benvenuto a bordo" attraverso l'interfono, sono soltanto alcune piccole dimostrazioni che ci vengono mostrate, per meglio comprendere l'efficacia e l'importanza di questo simulatore.

Al momento della nostra visita, sei piloti e quattro tecnici di Interjet hanno concluso brillantemente l'iter formativo sul nuovo aereo, mentre altri 15 tecnici e sette assistenti di volo del carrier messicano, si apprestano all'inizio dei corsi presso il Training Center di Venezia; in termini numerici, presso i due centri di addestramento di SuperJet International rispettivamente quello di Venezia e quello di Zhukovsky, sono stati formati ad oggi (metà maggio 2013) 186 piloti, 83 assistenti di volo e 691 tecnici.

Ad avvalorare ulteriolmente il prestigio del "Training Center" di SuperJet International a Venezia e della sua importanza sul territoro, e' la recente sinergia sviluppata con l' F.T.O. di Padova, un centro di addestramento specializzato nel settore della formazione di giovani piloti di aereo, per la quale e' stato predisposto un percorso di studio, denominato "Platinum". Il percorso accompagna i giovani aspiranti piloti dal training iniziale al conseguimento delle licenze professionali necessarie agli impieghi come pilota di linea.

I corsi svolti inizialmente presso le strutture della F.T.O. di Padova, comprendono il conseguimento della licenza base PPL - Private Pilot Licence - , di quelle strumentali e pluri motore IR/ME - Instrumental Rating Multi Engine - per poi, una volta acquisita l'esperienza necessaria, affrontare gli step superiori atti al conseguimento della licenza CPL - Commercial Pilot Licence - , della MCC - Multi Crew Cooperation - e dell' ATPL -Airline Transport Pilot Licence - .

Il lavoro di rifinitura, se cosi' possiamo definirlo, avviene presso il Superjet Training Center di Venezia, dove i neo piloti di linea hanno la possibilita' di scegliere tra i due diversi Type Rating, l'Airbus A.320 ed il Sukhoi Superjet 100, quale percorso da intraprendere per definire la carriera professionale.

L'altro volto del Superjet Training Center di Venezia e' il "Flight Operation", una realta' dell'azienda al momento strettamente legata alla "missione SSJ-100" ed i cui compiti si riassumono in quelle attivita' che riguardano prevalentemente l'operativita' in volo del velivolo; di seguito, gli istruttori ed i piloti ad esso designati, hanno la responsabilita' di seguire la quota parte dei velivoli di competenza di Superjet International, nelle varie fasi di accettazione presso lo stabilimento di produzione in Russia, per poi provvedere al trasferimento in volo sino a Venezia, in Italia.


Successivamente, a completamento degli interventi di verniciatura ed allestimento svolti da SuperJet International sul sedime industriale di Tessera, e' compito degli stessi piloti svolgere i necessari "Voli Officina", previsti dalla fase di accettazione da parte del cliente, nonche' provvedere poi al "Flight Delivery" congiuntamente con il cliente, quale parte conclusiva del contratto di vendita e di consegna del velivolo ; tra le operazioni di volo è compresa anche la fase addestrativa finale del Type Rating sul velivolo per l’effettuazione del "Base Flight" sul velivolo e il successivo rilascio dell’abilitazione.
La consegna ufficiale dei primi due aerei SSJ-100 al carrier messicano Interjet, avvenuti tra l'altro lo scorso giugno 2013 nell'ambito dela 50^ edizione del Salone Internazionale dell'Aerospazio di "Paris Le Bourget", va a consolidare gli sforzi sino ad oggi sostenuti dall'azienda veneziana nel perseguire con successo gli obbiettivi prefissati; un grande motivo di orgoglio per tutti coloro che hanno contribuito a rendere grande un'azienda nata e rapidamente integrata in un tessuto industriale oggi miglior custode di una storia e di una tradizione aeronautica tutta "made in Italy".
“Siamo molto soddisfatti di annunciare questo importante risultato al salone internazionale di Parigi" , afferma l’Ing. Nazario Cauceglia, Amministratore Delegato di SuperJet International; "in questi ultimi mesi abbiamo lavorato con grande impegno per soddisfare tutte le richieste del nostro cliente, il quale rappresenta la seconda compagnia aerea in Messico. Siamo orgogliosi di presentare a Le Bourget il primo velivolo allestito da SuperJet International e completato con gli interni “made in Italy” disegnati da Pininfarina. Il Sukhoi Superjet 100 – ha aggiunto Cauceglia - sta per conquistare un ruolo importante nel segmento regionale ed ora è pronto per entrare nel mercato occidentale”.
Il primo Sukhoi Superjet 100 allestito nello stabilimento di SuperJet International di Tessera è decollato da Venezia nei primi giorni del mese di luglio per raggiungere la base di armamento della compagnia aerea messicana Interjet; ai comandi del velivolo oltre al Comandante Agostino Frediani – pilota collaudatore e responsabile del centro di addestramento di SuperJet International – anche i piloti messicani Diego Hernandez Esquivel e Juan Carlos Balcazar neo frequentatori del corso F.T.P. sul nuovo aereo.

Il lungo "ferry flight" da Venezia a Toluca (Città del Messico), ha avuto una durata di circa quindici ore, nel corso delle quali il velivolo ha effettuato sei scali tecnici presso gli aeroporti di Reykjavik (Islanda), Goose Bay (Canada), Bangor (Maine, USA), Washington D.C (USA) e San Antonio (Texas, USA) per poi giungere definitivamente a Toluca (Messico).
L' SSJ-100 codificato XA-JLG (msn:95023) è di fatto il primo esemplare dei venti velivoli ordinati da Interjet e che saranno completati nei prossimi mesi da SuperJet International.

“Siamo felici di ricevere il primo SSJ100 e di partecipare per l’occasione a questo importante salone aerospaziale in Europa" afferma Jose Luis Garza, Amministratore Delegato di Interjet; "il velivolo entrerà in servizio in Messico molto presto. Siamo assolutamente soddisfatti di questa scelta poiché il SSJ100 si adatta perfettamente al nostro network e alle rotte a breve-medio raggio. Inoltre, l’aereo risponde agli elevati standard di qualità e servizio della nostra aerolinea, offrendo al contempo bassi costi operativi, grande flessibilità nel segmento regionale e un comfort senza paragoni”.

    


Inoltre SuperJet International garantirà al cliente soluzioni su misura di supporto post-vendita per tutta la flotta di SSJ100 grazie ad un accordo “SuperCare”, un programma completo “per ora volata” studiato per ottimizzare la disponibilità operativa dell’aeromobile e minimizzarne i relativi costi di manutenzione.



Il magazzino di Fort Lauderdale (USA) sarà la base logistica per il rifornimento dei pezzi di ricambio nei mercati del Nord e Sud America. Il supporto al finanziamento da parte delle agenzie di credito di Italia, Francia e Russia (rispettivamente SACE, COFACE, VEB/EXIAR) ha reso possibile questa importante transazione, che apre la strada allo sviluppo del programma SSJ100 anche nei mercati occidentali.


Si ringrazia Superjet international per le autorizzazioni necessarie alla realizzazione di questo reportage e per averci ospitato negli hangar di Venezia.

di Valerio Perondi e Francesco Palla 

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