ANATOLYAN EAGLE 2013
Nel vasto panorama internazionale di esercitazioni militari, uno degli appuntamenti in calendario divenuti ormai tra i piu' importanti e prioritari, e' quello di Anatolian Eagle che dopo il successo dello scorso anno, si e' ripetuta dal 10 al 21 giugno scorso, con l'edizione 2013.
Organizzata dalla Turkish Air Force sulla base aerea di Konya, situata nell'altipiano di Anatolia e sede tra l'altro del famosissimo Team Acrobatico Turkish Star, l'Anatolian Eagle si configura come la piu' grande e complessa esercitazione congiunta della NATO, al pari di altre esercitazioni come la RED FLAG che si svolge sulla Nellis Air Force Base - Nevada - e la MAPLE FLAG EXERCISE che si svolge invece in Canada.
Ideata alla fine degli anni '90, in concomitanza del termine delle varie crisi internazionali e dei conflitti che hanno portato la Turkish Air Force ad essere impiegata nelle operazioni nella Guerra del Golfo, della Bosnia Erzegovina, del Kosovo e dell'Iraq, Anatolian Eagle ha rappresentato un motivo di riflessione per la Forza Armata sempre piu' proiettata nel confrontarsi nei contesti multi nazionali, ed il punto cardine sul quale improntare la nascita e lo sviluppo di un centro di addestramento espressamente dedicato ad affinare le tattiche del combattimento aereo e le tecniche di guerra elettronica; elementi questi, divenuti essenziali per soddisfare le esigenze operative degli scenari di intervento multinazionali moderni.
In risposta ai precisi requisiti avanzati dalla stessa Forza Aerea nei riguardi della fattibilita' del progetto, che richiedeva disponibilita' di ampi spazi aerei per svolgere attivita' addestrativa, zone di sorvolo con scarsa densita' di popolazione e per altro un sedime aeroportuale con potenzialita' elevate di sviluppo, quella di Konya, si e' dimostrata nel tempo esser stata la scelta piu' favorevole per impiantare la struttura dove oggi vi e' ubicato uno tra i piu' importanti ed avanzati centri di addestramento che rappresentano il "fiore all'occhiello" dell'aeronautica militare turca e della stessa NATO.
Gli edifici, realizzati secondo i piu' moderni criteri ergonomici, di sicurezza e riservatezza specificatamente allineati alle necessita' strategico militari di oggi, offrono spaziose briefing room, sale di controllo e pianificazione avanzate, alloggi per il personale impiegato ed un comparto logistico atto a contenere un considerevole numero di aerei e relativi materiali di supporto al seguito; elementi questi che fanno di Konya una delle basi aeree militari con importanza strategica piu' rilevante.
Articolata sulla falsa riga delle piu' note esercitazioni del panorama alleato, Anatolian Eagle rappresenta quella grande opportunita' di confronto e di cooperazione per le Forze Aeree che vi partecipano, alla quale difficilmente si puo' rinunciare.
Questo grazie alla complessita' degli scenari riprodotti e al numero dei velivoli partecipanti che per ogni edizione si attesta a cifre pari a 50 o 60 aerei di svariata tipologia e di diversa appartenenza.
Anatolian Eagle si propone quindi come un esercitazione di larga scala dove si riproducono una serie di interventi, atti a fronteggiare tensioni politico-militari che sfociano poi una vera e propria crisi internazionale.
Da cio' ne scaturiscono i diversi contesti nei quali vengono simulati e riprodotti gli interventi di natura politico militare con livello di difficolta' sempre piu' crescente e sempre piu' articolata.
Durante l'esercitazione infatti, tutti i vari assetti delle forze aeree e terrestri hanno modo di confrontarsi e cooperare tra loro attraverso vere e proprie sortite combinate, in gergo piu' comunemente identificate dall'acronimo COMAO, il cui programma prevede qualsiasi tipologia di impiego: dai rifornimenti in volo alle sortite diurne e notturne per condurre missioni di livello sempre piu' impegnativo, missioni di sorveglianza degli spazi aerei, missioni ECM, eventuali missioni con ingaggio in combattimento aria-aria ed aria-suolo.
Inoltre, la tipologia di intervento spesso richiede missioni specifiche di supporto alle forze navali e terrestri, svolte in questo caso, avvalendosi della stretta cooperazione con i velivoli AWACS della Nato, a cui e' affidato il compito della gestione dello spazio aereo interessato che si estende per un diametro di 150 Nm da nord a sud e 200 Nm da est ad ovest da ground level sino a 50.000 ft.
Nonostante l'importanza strategico operativa acquisita nel tempo, contrariamente alle precedenti sessioni che ha visto la partecipazione di molte Forze Aeree della coalizione, l'edizione 2013 di Anatolian Eagle, ha risentito della crisi economica e dei tagli di bilancio imposti dai vari Governi, attirando sulla base aerea di Konya il rischieramento di velivoli appartenenti ai soli Reparti della Forza Aerea Turca, della Royal Saudi Air Force e degli Emirati Arabi Uniti.
Nonostante il grande interesse dimostrato dall'Oman Air Force, a causa delle tensioni sociali, politiche e religiose verificatesi ultimamente in Turchia, si e' trovata costretta ad annullare la sua partecipazione, per motivi di sicurezza.
Le attivita' di Anatolian Eagle, sono state monitorizate dalla Sala Comando e controllo generale, composto da personale Turkish Air Force e da altro personale appartenenti alla Forze Aeree partecipanti, - identificata con il colore bianco -, da cui dipendono tutte le attivita' di intelligence, sviluppo e pianificazione delle tattiche con conseguente assegnazione dei task da divulgare ai reparti operativi: siano questi delle forze terrestri, navali od aeree, sono raggruppati ed identificati dal colore blue 1 e blue 2.
L'azione offensiva dell'esercitazione e' rappresentata dalle forze rosse, ovvero da reparti della Turkish Air Force che assumono in questo ambito le funzioni di "aggressor"; due settimane di guerra simulata dove vengono applicate e sviluppate le nuove tattiche di strategia e nel contempo testate direttamente sul campo, avvalendosi della cooperazione degli altri assetti internazionali coinvolti.
Attivita' queste che si traducono in grandi opportunita per mettere in atto quelle potenzialita' frutto delle nuove tecnologie oggi disponibili ed estremamente necessarie per fronteggiare le ostilita', tipiche dei molteplici teatri operativi internazionali in cui le Forze Aeree della coalizione sono chiamati ad intervenire.
Tutte le operazioni di volo svolte nell'ambito dell'Anatolian Eagle 2013, sono state monitorate attraverso il M.A.S.E. - Multi Aegis SiteEmulator - del C.C.C. - Command Control Center -, ossia una sofisticata apparecchiatura che raccoglie tutti i dati trasmessi, sia dal velivolo AWACS che dagli apparati ACMI collocati sui velivoli impegnati nell'esercitazione.
Da un punto di vista prettamente spotteristico, la possibilità che ci è stata concessa, ci ha permesso di visitare la base aerea di Konya e di entrare "cuore" dell'esercitazionee di poter capire i meccanisimi e le relative articolazioni; inoltre, nell'ammirare la chermesse di velivoli intrvenuti, è stato inevitabile provare una forte emozione nel vedere ancora operativi in seno alla Turkish Air Force, i leggendari McDonnall Douglas F-4; velivoli che unitamente ai pochi esemnplari ancora operativi in seno alla Forza Aerea Greca, sono gli ultimi baluardi della storia del Phantom in Europa.
Testo di: Valerio Perondi Foto: Andrea Rindi
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