AERONAUTICA MILITARE: i T-346 tagliano il traguardo delle 1000 ore
Lunedì 23 maggio, con un volo effettuato dal T. Col. Alessandro O., Comandante del 212° Gruppo Volo, il 61° Stormo taglia il traguardo delle prime 1.000 ore volate dai velivoli T-346 in dotazione al Reparto. A festeggiare l'evento, i principali attori di questo importante risultato: gli istruttori del 212°, gli allievi, gli specialisti, il personale di Leonardo-Finmeccanica di stanza a Galatina ed una rappresentanza del personale della Scuola di Volo.
Ripercorriamo i momenti fondamentali che hanno condotto a questo risultato: nel mese di agosto 2014, le prime abilitazioni rilasciate ai piloti dello Stormo; il 2 ottobre dello stesso anno, la prima missione addestrativa, su velivolo con matricola "temporanea", di due istruttori in forza al "Sessantunesimo"; il 26 febbraio 2015, il Col. Paolo Tarantino, Comandante della Scuola, ritira da Venegono il primo dei velivoli di serie assegnati alla Base aerea salentina. È seguita quindi la fase di formazione degli istruttori, fino all'8 ottobre 2015, quando i primi allievi di fase IV (L.I.F.T. – Lead In to Fighter Training) iniziano a volare sul 346 (il corso a terra aveva preso avvio il precedente mese di agosto). Dallo scorso novembre ha preso avvio anche l'addestramento a favore dei piloti della Polish Air Force, l'Aeronautica Militare della Polonia.
Il traguardo raggiunto non ha però un valore meramente simbolico. Tutta l'attività infatti, condotta sempre in piena e totale sicurezza, si è concretizzata nel raggiungimento di ulteriori, e altrettanto significativi, risultati. Innanzitutto le 1000 ore sono servite a qualificare 8 piloti istruttori da poter impiegare sul nuovo velivolo. Nel contempo, è stato possibile validare le procedure addestrative attraverso la stesura di un apposito syllabus di fase IV per il 346. È stato inoltre completato il primo L.I.F.T. sulla nuova macchina per quattro allievi piloti italiani, tutti destinati ai velivoli da caccia di ultimissima generazione. Infine, per la prima volta, lo scorso febbraio, il trainer italiano ha partecipato ad un'esercitazione multinazionale svoltasi presso il Tactical Leadership Programme di Albacete, in Spagna.
Il jet T-346, di costruzione italiana, è utilizzato appunto per la fase IV dell'addestramento, quella propedeutica all'impiego sui velivoli da combattimento; ha caratteristiche tecnologiche e performance che, unitamente agli ultra sofisticati sistemi di simulazione ad esso associati, stanno consentendo di ottenere un sostanziale incremento qualitativo nella formazione degli allievi piloti.
Commenti
Posta un commento